Quando è stata scoperta Pompei?
La scoperta del sito archeologico di Pompei avvenne negli ultimi anni del XVI secolo, ma l’esplorazione vera e propria e le attività per riportare in superficie questa straordinaria città, vennero avviate solo nel 1748. Era il tempo dei borboni a Napoli, e la città era governata dal re Carlo III. Da quel momento i lavori per riportare alla luce tutti i resti archeologici della città non si fermarono mai, continuando per tutto l’ottocento e anche durante il secolo scorso.
Ad oggi l’area archeologica di Pompei si estende per ben 66 ettari, di cui solo 45 sono stati scavati. Anche la suddivisione in quartieri (regi) che si possono vedere oggi non è originale della città, ma fu organizzata nel 1858 per meglio orientarsi e studiare quanto riportato alla luce.
Quanto dura la visita a Pompei?
Pompei è un sito molto vasto e dalla straordinaria bellezza. A seconda del tempo a disposizione si possono organizzare più percorsi di visita con differenti durate. Bisogna anche considerare che quello che si può vedere è, principalmente, la struttura delle case, alcuni mosaici, alcuni dipinti e i calchi di persone e animali sorpresi dalla colata di lava. Al di fuori di alcune abitazioni o strutture estremamente particolari, la visita può diventare un po’ ripetitiva se ci si ferma troppo tempo e, soprattutto chi non è interessato all’archeologia, può iniziare a trovarla poco interessante.
Per evitare ciò è meglio scegliere un percorso dalla media durata ed eventualmente integrarlo progressivamente. All’ingresso, dove è possibile acquistare il biglietto, si trovano anche delle cartine nelle quali sono dettagliate le strade e le case che si incontrano dentro agli scavi archeologici di Pompei e nella quale sono segnalati diversi percorso possibili, con l’indicazione del tempo necessario, che va da poche ore fino a un’intera giornata.
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